Sul nucleare

Perdonatemi ma quando è troppo è troppo… Uso il mio blog per rispondere a questo articolo: http://www.facebook.com/note.php?note_id=405037972647&id=82044863176 che ricopio interamente…

Nucleare, questione di buonsenso. Scanzano Jonico interroga il Governo

 

Scanzano Jonico, il Comune che nel 2003, amministrato dal centrodestra, promosse ‘la carica dei centomila‘ contro il dl che prefigurava un deposito di materiale radioattivo in Basilicata, vede una nuova minaccia per la regione nella decisione del governo di riportare il nucleare in Italia. La mobilitazione popolare di sette anni fa vide la partecipazione di un Nobel per la Pace, l’irlandese Betty Williams, che in quest’area ha voluto costruire ‘La Citta’ della pace per i bambini orfani delle guerre’, e fondare Ntnn, l’agenzia internazionale online d’informazione. Salvatore Iacobellis, alla guida dello stesso Comune, oggi governato dal centrosinistra, rileva il testimone dal suo predecessore e mette sotto la lente d’ingrandimento la politica energetica nel nostro Paese. “Non sono vittima -come molti miei colleghi di altre Regioni- della cosiddetta sindrome di ‘Nimby’ (not in my backyard): si’ al nucleare, ma non nel mio cortile”, ha premesso Iacobellis in un’intervista all’Agi, “Certo e’ che il nucleare tocca un nervo scoperto di Scanzano.

 

Ma vorrei che si creasse un clima di confronto e per questo mi permetto di porre al governo alcune domande, nella speranza che abbiano risposte”. Innanzitutto, chiede il primo cittadino di Scanzano “come si determina il prezzo dell’energia elettrica in Italia? Perche’ manteniamo in esercizio centrali nucleari obsolete che, di fatto, fanno lievitare il prezzo dell’energia elettrica?”. A proposito di costi, Iacobellis ricorda che “in Svizzera il prezzo e’ aumentato e in Germania costa 2,5 volte piu’ che in Francia: come mai?”. E ancora: “Il prezzo dell’energia elettrica prodotta con il nucleare e’ basso soltanto dove e’ sostenuto dallo Stato”. Considerato che anche l’uranio iniziera’ a scarseggiare nei prossimi 35- 40 anni, osserva poi, “perche’ non dobbiamo sviluppare la piu’ importante fonte energetica che la natura mette a disposizione senza limiti e a costo zero, cioe’ il sole?“. E, ancora, “perche’ l’Italia non punta sul nucleare innovativo che consiste nella possibilita’ di usare il torio, creando un reattore che non provoca reazioni a catena, non produce plutonio”. Senza contare che una centrale nucleare “costa 4-5 miliardi di euro e per la sua costruzione occorrono dieci anni oltre al problema delle scorie”. Una centrale solare termodinamica, con una soluzione di sali fusi a 600 gradi, che rilascia calore anche di notte costa 200 milioni di euro, si realizza in 18 mesi e produce 64 megawatt, osserva Iacobellis.

“Con 20 impianti di questo tipo si produce un terzo di energia di una centrale nucleare di 1 gigawatt: i costi sono ancora elevati, ma si ripagano in sei anni e l’impianto ne dura trenta. Perche’ non si va verso questa direzione?”.

L’accordo per la Francia per la costruzione in Italia di 4 centrali con tecnologia Epr sembrerebbe un affare soltanto per le aziende francesi e per il governo di Parigi, osserva, poiche’ alle aziende italiane (se saranno certificate) andrebbe in appalto una quota del 40%. Indipendentemente dall’esito del contenzioso costituzionale tra Stato e Regioni, inoltre, per il sondaco di Scanzano “e’ bene ricordare che a seguito del risultato del referendum costituzionale del 1987, che abrogo’ tre norme sottoposte a votazione, se un Comune d’Italia si rifiuta di accogliere una centrale nucleare, il governo non puo’ imporglielo”. E ancora: “Perche’ non si fanno forti investimenti sulle ’smart grid’ -le reti intelligenti di distribuzione di energia elettrica con tecnologia informatica- visto che oggi l’inadeguatezza della rete elettrica e’ gestita staccando l’eolico nei periodi di picco, per cui per colpa della rete si limita al 30% la potenzialita’ dell’eolico in Italia?“. Perche’ nonostante il parco centrali elettriche italiane sia in grado di coprire il fabbisogno interno sia di base sia di picco, importiamo energia dall’estero? Perche’, inoltre, “anche i Paesi privi di centrali nucleari hanno costi di produzione dell’energia elettrica inferiori all’Italia (dal 25 al 45%) e perche’ in Italia il 7% della bolletta elettrica e’ costituito da prelievi CIP6, formalmente introdotti per finanziare le energie rinnovabili, ma in pratica utilizzati in gran parte, in violazione delle normative europee, per finanziare l’incenerimento dei rifiuti solidi urbani e la combustione di scarti di raffineria”. Chiede Iacobellis: “si puo’ affermare che l’unica modalita’ di generazione dell’energia che potrebbe considerarsi interna e’ quella che fa affidamento sulle fonti rinnovabili, visto che la dipendenza estera francese e’ a livelli paragonabili a quelli Ue?”. E infine: “l’agenzia ‘American Indipendent Wisconsin Environment’ ha affermato che per ridurre di 6 miliardi di tonnellate le emissioni di anidride carbonica bisognerebbe costruire 100 centrali nucleari e tenerle in esercizio per almeno vent’anni.

Con lo stesso investimento in efficienza energetica ed energie rinnovabili si potrebbe ottenere il doppio nello stesso periodo di tempo. Non sorge il dubbio che abbiamo intrapreso la strada sbagliata?“. (AGI)

 

http://www.9online.it/blog_emergenzarifiuti/2010/07/02/nucleare-questione-di-buonsenso-scanzano-jonico-interroga-il-governo/#more-9138

 

Partiamo dal presupposto che io sono contrario al Nucleare in Italia ma per ragioni che non mi dilungo qui a spiegare ma quando vedo gente ignorante porre domande idioti non riesco a trattenermi…

Andando con ordine:

come si determina il prezzo dell’energia elettrica in Italia? Perche’ manteniamo in esercizio centrali nucleari obsolete che, di fatto, fanno lievitare il prezzo dell’energia elettrica?

 

Il prezzo dell’energia elettrica è determinato secondo l’ovvia logica della domanda e dell’offerta. Ovviamente chi ha una posizione quasi monopolista, un nome a caso, Enel, riesce a manipolare meglio questa logica… Nessuna centrale nucleare italia produce energia elettrica quindi non sono solo che fanno aumentare il prezzo dell’energia consumata sulla bolletta… C’è però una voce di costo in bolletta che serve a ripagare i costi del nucleare vecchio, lo smantellamento prematuro delle centrali… Su questo si che c’è da discutere ma non di certo perchè l’energia elettrica del nucleare in Italia è cara… -.-

 

perche’ non dobbiamo sviluppare la piu’ importante fonte energetica che la natura mette a disposizione senza limiti e a costo zero, cioe’ il sole?

 

La risposta a questa domanda è talmente banale che il sindaco dovrebbe vergognarsi di porla… I fattori pricipali sono due… In ordine di importanza il primo è che il fotovoltaico ha bisogno di grandi superfici e noi non abbiamo grandi deserti… Si dovrebbero occupare i campi per fare grosse centrali… Un conto è occupare campi non coltivabili, che comunque forse potrebbero servire per il pascolo, non ho idea… Ma di sicuro ciò fa incazzare i contadini ed i pastori… Il secondo motivo è che il Sole è una fonte aleatoria e questo crea casini nella gestione della rete elettrica nazionale…. Sicuramente però anche perchè la nostra rete elettrica fa anche schifo… Ma visto che non credo che si abbia intenzione di rifarla a breve, per il momento io so che si è, in Italia, in grado di gestire max il 20% della produzione totale aleatoria… Il rimanente 80% deve essere prodotto da fonti “affidabili”…

 

perche’ l’Italia non punta sul nucleare innovativo che consiste nella possibilita’ di usare il torio, creando un reattore che non provoca reazioni a catena, non produce plutonio

 

Questa frase meriterebbe un Demotivational con scritto enorme “CAPITAN OVVIO”…. Questa obiezione è portata avanti da tutti, ma proprio tutti, gli ignoranti (nel senso letterale del termine, ovvero che ignorano l’argomento in questione) che aprono bocca sul nucleare… Il Nucleare pulito di IV generazioen NON ESISTE… E’ un puro concetto “filosofico”… Non è nemmeno a livello prototipale… Si sono posti degli obbiettivi e stanno cercando il modo più intelligente e sicuro per raggiungerli. Al momento il massimo della tecnologia REALMENTE ESISTENTE è la così detta generazione III+ di cui gli EPR fanno parte…

Di solito, nella vita reale, la risposta che io do è qualcosa del tipo: “perchè ti compri l’iPod 4 quando invece l’iPod5 è migliore?”

 

costa 4-5 miliardi di euro e per la sua costruzione occorrono dieci anni oltre al problema delle scorie

 

A me è stato detto che per costruirla servono 5 anni… La grossa bega è avere tutti i permessi… Quindi quel tempo dipende dalla nazione… In Italia quindi potrebbero starci anche 50 anni solo per aver tutti i permessi vista la nostra efficente burocrazia…

Il problema delle scorie è l’unico problema serio finora sollevato ma, sempre dal mio personalissimo punto di vista, preferisco avere qualcosa di letale ma estremamente concentrato e confinato e quindi sorvegliabile, al posto di avere altro che non è letale, ma fa male ugualmente, sparso per tutto il pianeta… Cielo, terra ed acque comprese…

 

una centrale nucleare “costa 4-5 miliardi di euro e per la sua costruzione occorrono dieci anni oltre al problema delle scorie”. Una centrale solare termodinamica, con una soluzione di sali fusi a 600 gradi, che rilascia calore anche di notte costa 200 milioni di euro, si realizza in 18 mesi e produce 64 megawatt, osserva Iacobellis.


Con 20 impianti di questo tipo si produce un terzo di energia di una centrale nucleare di 1 gigawatt: i costi sono ancora elevati, ma si ripagano in sei anni e l’impianto ne dura trenta. Perche’ non si va verso questa direzione?.

 

Facendo finta per 5 min che la matematica non è un opinione e senza stare a litigare sui costi effettivi ma usando le stesse identiche cifre qui utilizzate il conto verrebbe così…

Centrale nucleare da 1GW= 4-5E+9 (4-5 miliardi)

Centrale solare termodinamico da 1/3 GW (un terzo di 1GW) =20*200E+6 (200 milioni) =4E+5 (4 miliardi)

A conti fatti il solare termodinamico verrebbe a costare il triplo della central nucleare e durebbe 30 anni… Prima di tutto mi chiedo come cacchio fanno a dire che dura 30 anni quando esiste solo da qualche anno e quindi non esistono impianti che hanno già raggiunto quella vita… Seconda cosa le centrali nucleari non sono fatte per funzionare 30 anni ma per funzionarne 60…

 

Perche’ non si fanno forti investimenti sulle ’smart grid’ -le reti intelligenti di distribuzione di energia elettrica con tecnologia informatica- visto che oggi l’inadeguatezza della rete elettrica e’ gestita staccando l’eolico nei periodi di picco, per cui per colpa della rete si limita al 30% la potenzialita’ dell’eolico in Italia?“.

 

Questa è una domanda intelligente anche per quanto sopra detto… Ci terrei però a preciare, come sopra accenato, che non è una limitazione sull’eolico ma su tutte le fonte aleatorie quindi anche il fotovoltaico… -.-

 

Perche’ nonostante il parco centrali elettriche italiane sia in grado di coprire il fabbisogno interno sia di base sia di picco, importiamo energia dall’estero?

 

La risposta è solo una… Per ragioni economiche… In determinate fasce orarie (ad esempio la notte) costa di meno l’energia elettrica prodotta dalla centrali nucleari francesi che quella prodotta dalle nostre centrali a carbone o turbogas… Tutto qui…

 

Aggiungerei però il fatto che a me è sempre stato detto che non abbiamo un parco elettrico tale da coprire tutti i carichi in maniera continuata…

 

anche i Paesi privi di centrali nucleari hanno costi di produzione dell’energia elettrica inferiori all’Italia (dal 25 al 45%) e perche’ in Italia il 7% della bolletta elettrica e’ costituito da prelievi CIP6, formalmente introdotti per finanziare le energie rinnovabili, ma in pratica utilizzati in gran parte, in violazione delle normative europee, per finanziare l’incenerimento dei rifiuti solidi urbani e la combustione di scarti di raffineria

 

Perchè in Italia i politici ed affini rubano su tutto… L’introduzione del CIP6 fu una stronzata pazzesca che fu fatta e di cui paghiamo ancora le conseguenze… Comunque, con la nuova normativa europea, che l’Italia dovrebbe recepire a breve, non si avranno più in futuro questi casini però i guai del passato rimangono comunque da pagare…

 

si puo’ affermare che l’unica modalita’ di generazione dell’energia che potrebbe considerarsi interna e’ quella che fa affidamento sulle fonti rinnovabili, visto che la dipendenza estera francese e’ a livelli paragonabili a quelli Ue?

 

Qui mi rotolo veramente dalle risate… Non so cosa si intende qui per “dipendenza”… Il fatto che si importi energia? Se si… In quale forma… Su questi numeri ci giocano molto gli imbroglioni… Come disse un mio grandissimo professore di fisica “l’energia è un concetto astratto, nessuno sa cosa sia…”…

Bisogna dunque sempre specificare che forma di energia si sta considerando… Uno stato importa “energia” principalmente sotto due forme: energia elettrica ed idrocarburi.

Visto che la Francia vende l’energia a noi ed ad altri paesi, anche considerando il fatto che d’estate è in crisi e quindi forse compra energia dai paesi vicini, la vedo dura chiudere il bilancio annuale di energia elettrica in passivo…

Se si parla o si contano anche gli idrocarburi allora si vuole solo imbrogliare… Perchè gli idrocarburi vengono usati anche per il trasposto, il riscaldamento ed altre forme quindi si sta facendo una marmellata di troppe cose ed i numeri iniziano a perdere significato….

FINE dello sfogo…

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